sabato 26 novembre 2011

E' una questione di qualità o una formalità

                                                   Vladimir Kush




Molti non riescono a dare una svolta alle proprie vite per paura, paura di rimanere da soli, di essere giudicati, di chiudere una porta per cadere in un buco. E' un errore creder speciali storie normali. E' sbagliato nascondere il proprio masochismo dietro istinti materni, finto buonismo, dietro finta compassione. La compassione è una cosa patetica, non esiste e tu non puoi tenerti qualcuno vicino perchè lo compatisci. Quello che si palesa in realtà, ed è giusto che sia così, è un sano egoismo che non legittimi la volontà di stare male insita spesso nell'essere umano. E' difficile gestire le relazioni umane, quasi quanto la cognizione del dolore, specie dove vero e giustificato. Magari a volte fai la grande consigliera, la risolutrice degli altrui problemi per dimenticare che i tuoi pensieri sono chiodi piantati in fondo ai neuroni, in fondo al cuore, in fondo dentro di te, lì nella fosse comune del reale che non accetterai mai. Per tralasciare l'acido che scorre nelle vene e corrode ogni parvenza di cellula intatta. L'acido, il fiele, corrode ma nello stesso tempo anestetizza, lede la necrosi. Quindi è chiaro che è una questione di qualità, la formalità è il vuoto apparire senza essere nulla. Tra essere e forma, meglio essere.

Il poeta è un fingitore, finge così completamente bene  che è dolore il dolore che davvero sente.
Fernando Pessoa



Saying meanwhile can't we look the other way?
You're weightless, semi-erotic
You need someone to take you there
Saying meanwhile can't we look the other way?
Why can't we just play the other game?
Why can't we just look the other way?

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