giovedì 31 maggio 2012

Last night I dreamt that somebody love me


Last night I dreamt
That somebody loved me
No hope, no harm
Just another false alarm

Last night I felt
Real arms around me
No hope, no harm
Just another false alarm

So, tell me how long
Before the last one ?
And tell me how long
Before the right one ?

The story is old - I know
But it goes on
The story is old - I know
But it goes on

Oh, goes on
And on
Oh, goes on
And on

martedì 22 maggio 2012

La definizione del concetto di fatto tipico

Ma si sa che tutto quello che si sa e che si conosce spesso dista dalla verità.
Dente

 

                                               Gilbert Garcin- La Persvrence

Le undici del mattino e i tentativi forzati di concentrazione sui libri per qualificare  nel modo migliore il concetto di reato tra teorie naturalistiche, finalistiche e di causalità più o meno adeguata.  Definizione è un concetto  che mi ossessiona, devo sempre definire e dare un nome alle cose, è un processo mentale necessario, per quanto spesso fallace e fuorviante.  La giurisprudenza m'insegna che il nomen iuris  ha una valenza relativa  perchè ciò che rileva in termini assoluti  è il fatto in sè così come si presenta nella realtà  fenomenica. Quando il fatto non è palesemente chiaro e s'incorre  in errore si deve necessariamente indagare e fare chiarezza. Prendi il fatto e lo scomponi in tutte le sue componenti e sfaccettature, valuti la prevedibilità o meno dell'evento, ed è in quel momento  che ti rendi  conto che l'esito era scontato  quasi quanto  quello di una pallottola esplosa  contro il tuo più acerrimo nemico. Ma a volte  non ci sono neppure fatti su cui ricamare su e per quanto il fare  ti sembra necessario trovi che l'idea migliore è la non azione e tutto si risolve in una qualficabilissima omissione, a cui non consegue mai nessuna reazione. Ma era prevedibile anche questo.


E' un' incantevole idea quella di stare a guardare senza agire.

sabato 19 maggio 2012

Afterhours- Shadowplay (Joy Division cover)



To the centre of the city where all roads meet, waiting for you,
To the depths of the ocean where all hopes sank, searching for you,
I was moving through the silence without motion, waiting for you,
I a room with a window in the corner I found truth.

In the shadowplay, acting out your own death, knowing no more,

As the assassins all grouped in four lines, dancing on the floor,
And with cold steel, odour on their bodies made a move to connect,
But I could only stare in disbelief as the crowds all left.

I did everything, everything I wanted to,

I let them use you for their own ends,
To the centre of the city in the night, waiting for you,
To the centre of the city in the night, waiting for you.

venerdì 18 maggio 2012

Costante sensazione di mancata appartenenza

                                                                                                                             Iman Maleki

Ci sono giorni in cui ti svegli al mattino con la sensazione di aver combattuto tutta la notte contro un'armata di guerrieri. Sono quegli stessi giorni in cui spostare la gamba sinistra e poi quella destra per scendere dal letto ti sembra come scalare una montagna con un piede solo. E dopo non più di dieci minuti di tentennamenti, fai la cosa giusta, come sempre, e prendi contatto con il mondo. Meccanicamente accendi lo stereo e parte l'ultima  canzone di ieri sera: Smashing Pumpkins, Disarm. ""The killer in me is the killer in you", pensi, la prima frase che mi ossessionerà oggi.  Come un robot mi ritrovo a pensare: doccia, colazione, studio. Mi illudo per un attimo di riuscire ad essere sempre così risolutiva e conciliante con me stessa. Ma io lo so bene che la massima durata delle mie illusioni è un mese e questa è stata sicuramente più sfortunata delle altre, potendo vivere solo per dieci secondi scarsi. Ci rifletto su e penso che il mio errore è sempre lo stesso. Come quando in libreria vaghi tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa che ti colpisca, stupisca e atterrisca e vieni attirata dai titoli strani, e il più strano di tutti è la tua scelta. Allora vai alla cassa impettita e contenta pensando di aver trovato il tuo libro preferito. Cammini per strada come se avessi vinto al superenalotto, arrivi a casa e per qualche giorno l'idillio dura. Al quarto giorno ti ritrovi ad odiare il libro perchè è una storia già letta, un film già visto, e anche per il libro è la stessa cosa. Lo allontani mentalmente perchè è giusto così,  e dopo due giorni decidi che è meglio rimuoverlo anche dalla libreria di Anobii. Vai sulla vittima col mouse, e il percorso è netto:  modifica, rimuovi, sei sicuro di voler rimuovere?, si. Semplice. Tutto va come deve andare.


A point of view creates more waves,
So take a chance and step outside.