mercoledì 8 gennaio 2014

Sapere dove vai


 "Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent’anni, in un café del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: ‘non importa, l’importante è che sei qui’? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: ‘non ti ho mai dimenticato’? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.”
                                                                                           David Grossman- Qualcuno con cui correre





Poche sono le cose in cui credi, ancora meno le persone di cui puoi dire di fidarti. Continua a impressionarti la facilità e la velocità con cui la gente cambia idea, i salti che fanno dalla a alla zeta senza considerare tutte le altre lettere dell'alfabeto. E ogni giorno quello stesso malore ti da la conferma che in qualche modo ancora esisti; quell'organo senza senso che comincia a battere all'impazzata e i polmoni che si svuotano per privarti dell'aria e della possibilità che tu possa proferire parola.  Dicono che sia l'ansia, ed è quasi buffo se è veramente così, sentire qualcosa senza sentirla. Un paradosso: il pagare ex post cose di mesi fa, anche quando tu sai che non c'è niente da saldare. Forse è che in fondo non hai manco voglia di parlare, di dire cose a nessuno, come se ogni giorno quel filo spinato che ti coltivi dentro mette radici più profonde, che bloccano i pensieri prima che essi possano fuoriuscire e arrivare dove non devono. Ansia o no, stare male fa sentire ancora vivi, fa provare qualcosa, anche se non è bello, è già un punto di partenza per smettere di sentirsi un fantasma, senza peso. Forse sono anche i cambiamenti che ti spaventano, questo senso di precarietà che avverti, queste scarse certezze fatte di aria, questi ostacoli da saltare, tutte quelle cose a cui ha sbagliato a credere, tutte quelle cose, persone e situazioni che sono andate perdute, tutte queste corse che fai senza avere una meta. E' davvero così importante correre se non hai una meta? E' giusto pensare di andare senza sapere dove? E ti arriva forte e chiara la risposta: l'essenziale non è andare tanto per andare, correre come un pazzo senza meta, l'importante è sempre sapere dove stai andando, come e perchè lo stai facendo, e sopratutto la persona con cui lo stai facendo e vuoi farlo.


Vivere come volare
ci si può riuscire soltanto poggiando su cose leggere
del resto non si può ignorare
la voce che dice che oltre le stelle
c’è un posto migliore
un giorno qualunque ti viene la voglia
di andare a vedere, di andare a scoprire se è vero
che non sei soltanto una scatola vuota
o l’ultima ruota del carro più grande che c’è
Ma chiedilo a Kurt Cobain
come ci si sente a stare sopra a un piedistallo
e a non cadere
chiedilo a Marilyn
quanto l’apparenza inganna
e quanto ci si può sentire soli
e non provare più niente
non provare più niente
e non avere più niente
da dire
Vivere come nuotare
ci si può riuscire soltanto restando a pelo del mare
d’altronde non si può tacere
la voce che dice che in fondo a quel mare
c’è un mondo migliore
e proprio quel giorno ti viene la voglia
di andare a vedere, di andare a scoprire se è vero
che il senso profondo di tutte le cose
lo puoi ritrovare soltanto guardandoti in fondo
Ma chiedilo a Kurt Cobain
come ci si sente a stare sopra a un piedistallo
e a non cadere
chiedilo a Marilyn
quanto l’apparenza inganna
e quanto ci si può sentire soli
e non provare più niente
non provare più niente
e non avere più niente
da dire
Vivere come sognare
ci si può riuscire spegnendo la luce
e tornando a dormire

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