lunedì 13 maggio 2013

Lettera al peggio

L'avevo detto stamattina che se il buongiorno si vede dal mattino non vedevo l'ora di andarmi a coricare di nuovo. Ricapitolando oggi:
1- Ho visto un incidente subito dopo aver attraversato la strada e ho chiamato l'ambulanza perchè sanguinava e aveva le gambe storte.
2- Sono cinque giorni che non dormo e che non sento altro che pianti lamenti e presagi di morte, tanto che stamattina mi sono direttamente immaginata che stavano continuando.
3- In un'ora sola a casa mentre non c'ero: mio padre si sente male, tu pure, mia madre scende e da fuoco ad un albero con il barbecue, mio zio per un pelo non la investe con la macchina.
4- Ricoverano quella che non definisco nonna e non si sa manco perchè.
5- Ti portano d'urgenza in ospedale e anche qua non si capisce neppure perchè.

A questo punto io mi chiedo, carissimo peggio, non per essere cattiva o augurare il male ad altra gente, ma ogni tanto non ti puoi ricordare che esistono altri numeri civici? La mia tolleranza sta arrivando sotto zero e mi convinco ogni giorno che passa che tra poco diventerò anestetizzata a qualsiasi forma di dolore. Un blocco apatico che cammina per strada.




It's in your reach
Concentrate
It's in your reach
Concentrate
If you deny this
Then it's your fault
That God's in crisis
He's over


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