domenica 8 dicembre 2013

Cielo, mare e terra




Per quanto tempo può galleggiare una persona, guardando un orizzonte vuoto? Per quanto puoi lasciarti portare dalla corrente prima di chiamarlo abbandono?
                                                                                                                 Janet Fitch- Oleandro bianco



 

Sono quasi le due e non riesci a prendere sonno neppure con tutto l'impegno del mondo. Senti ancora sulle labbra il sapore del Bayles che hai bevuto stasera, i piedi gelati e gli occhi un po' lucidi. La notte è sempre il momento peggiore per fare i conti con i propri fantasmi: loro sono più forti al buio, e tirano calci, parecchi e ben assestati. Stasera c'erano tanti pensieri, o forse farneticazioni che ti tenevano compagnia, e li volevi scrivere, ma non c'era la carta, non c'era la penna, ed era troppo brutto metterli su un display, così hai preferito dimenticarli per ricordarli adesso in questo campo di battaglia silenzioso. Pensi che i limiti sono tendenzialmente relativi, che quello che prima era insopportabile ad un certo punto diventa tollerabile, se lo metti su una bilancia con tutto il resto. E ci sono pensieri da cui si scappa, che si evitano come la peste, per non lasciarsi infettare, ma se la malattia non è fuori di te ed è cresciuta dentro come puoi anche solo pensare di evitarla? Una mela può essere rossa e bellissima di fuori, ma niente esclude che un verme dentro non si stia già nutrendo di lei. Poi pensi a quanto è triste essere come il cielo. E guardi all'ingiustizia di questo paragone, a volte ci pensi a quanto vuoto deve sentirsi il cielo, a quanto è sempre esposto a tutto: ai temporali, alle imprecazioni della gente, al vento, alle stagioni, ai cambiamenti. Il cielo, che dovrebbe ricongiungersi con il mare all'orizzonte non lo fa mai, il cielo è lì pronto a morire oscurandosi ogni giorno. Il cielo riesce a riempirsi solo con il sole, la luna, le stelle e le nuvole. Il cielo è fatto per le nuvole forse?  Si riempie ma non smette mai di morire, facendo calare la sera, e lasciando che piova, in inverno più che mai. Il mare continua ad agitare le sue onde, a infuriarsi e sfiora la terra di continuo, la schiaffeggia o l'accarezza? L'accarezza, sempre, non arriva mai con troppa violenza, perchè la sua aggressività si esaurisce nell'atto di sfiorarla. E la terra prende il mare, prende il sole, prende la luna, prende le stelle, e al cielo restano solo le nuvole. La terra è il posto dove cammini, il posto che ti tiene al sicuro, il cielo alla fine è solo aria. Ma non sai che senza aria non respiri? Si ,è vero l'ossigeno viene dalla fotosintesi di alberi piantati sulla terra, ma loro non avrebbero niente se il cielo non contenesse il sole. Così il cielo alla fine fa il lavoro sporco e i benefici sono di tutti, tranne che suoi. C'è chi ha detto che il cielo è lì, è tutto, immenso e irrangiungibile, che senso ha essere immenso se poi sei vuoto? Ma ci sono sempre le nuvole a tenerti compagnia, loro non se ne vanno, neppure quando il cielo muore ogni giorno. Poi ci pensi e dici, che tu non volevi essere come il cielo. Volevi essere Terra.



Well, you're a liar and your cues are all wrong
But I can't count all the ways you woo me
I watch you capture what I can't hold
Now make make it make some sense to me


You are, you are my, you are my
You are my Superman

Hey, hey
You got to live, you got to live
You got to live

Make it fly, bless your soul
You get by, take me along
But all the static here, it's tearing you apart
You can't help the way you, you, you, you


1 commento:

  1. Hai una sensibilità pazzesca...ma il cielo non è mai vuoto.
    Non può essere vuoto...
    Alza sempre gli occhi...è lì che troviamo le persone che amiamo...
    Il cielo è lo specchio del cuore...

    L.

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