lunedì 14 gennaio 2013

Ognuno di noi è utile, a volte persino indispensabile






Un giorno distante, o meglio un giorno in cui prendi le distanze e maturi nuove prospettive. Come quando al posto di prendere il caffè la mattina, prendi un the, manca la caffeina ma la colazione alla fine la stai facendo lo stesso. E se il giorno dopo ripeti la stessa pratica, e quello dopo ancora lo rifai e continui per un mese costruisci una nuova abitudine. E per quanto le abitudini siano dure a morire si riesce sempre a costruirne di nuove, a rimodellarle, a pugnalarle, mandarle in coma e risvegliarle più o meno consapevolmente gridando al miracolo. Come quando non scrivi più e poi riprendi a farlo come se il silenzio avesse superato ogni confine di umana tollerabilità. Le cose cambiano, la gente lo fa e anche quello che pensiamo di conoscere non si rende mai sufficente per le più o meno buone nuove che ti vengono a bussare alla porta impacchettate a regola d'arte. Tu le scarti e hai quella curiosità un pò fanciullesca, un pò stupida, un pò umana di sapere cosa c'è dentro, apri in modo frettoloso e soddisfatto o meno, vai avanti. A volte però le più o meno buone nuove non ti arrivano a casa, li vai a ritirare da te, all'ufficio referti dalle ore 14.00 allle ore 15.30 lunedì 14 gennaio. Questa volta non c'è curiosità, non c'è fretta perchè vuoi la facoltà di non sapere e non si sa neppure cosa c'è: è speranza o rassegnazione? E' il fare finta di nulla che tutto sistema e tutto rompe. Poi la sera al tg senti che Alice Pyne non c'è la fatta, ha lottato per cinque anni ma sapeva che non ce l'avrebbe fatta. E l'orecchio cade lì in mezzo al frastuono della cucina, dei piatti, delle pentole, dei discorsi senza senso, e in meno di un secondo il silenzio e la tv a parlare da sola come un altoparlante che ti fracassa i timpani. Eppure meno di un anno fa non ci avresti fatto neppure caso. Alice ha espresso il desiderio che tutti i cittadini britannici s'iscrivessero ad un enorme banca dati del midollo osseo, perchè con una donazione che ti costa mezz'ora della tua vita dai anni di vita a qualcun altro che è stato meno fortunato di te. Quindi quando si dice che tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile si parla a vuoto, ognuno di noi può essere indispensabile per qualcun altro.



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