venerdì 25 gennaio 2013

Mancarsi





"Nicola è un lettore forte, ma non ha mai letto un libro dall'inizio alla fine. E' perchè non crede alla compattezza delle storie. Che un racconto resti coerente per duecentocinquanta, trecento pagine, gli sembra una forzatura. In un romanzo cerca gli sconfinamenti, le irregolarità. Il colpo di testa che prende lo scrittore quando vede passare una cosa e la segue, lasciando la rotta giusto il tempo di affacciarsi e rinunciare, tornando alla struttura con la coda tra le gambe. 
Sono quelle infrazioni che gli parlano. E' per loro che si riempie la casa di libri. Ne avesse il coraggio strapperebbe tre quarti delle pagine di quasi tutti quelli che possiede, per ritrovarsi una biblioteca di testi martoriati. 
Non che l'idea esteticamente gli dispiaccia. Se non lo fa è perchè sa benissimo che senza quelle che non legge, le parti che considera preziose perderebbero valore. Le cose importanti non si possono isolare, nè unire. Prese per una volta, s'immiseriscono. Selezionate e raccolte, non compongono un'opera. Per dire la loro devono confondersi"



Celebriamo allora i nostri sforzi
Il solco avaro da cui siamo partiti
[...]
Consideriamo questo
piuttosto che il resto
il peso
di cose fatte male
& fatte in fretta.

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