mercoledì 27 novembre 2013

Risalire






E' passato anche se spinto con tutte le forze questo mese vigliacco e infame, che ti ha separato dalla sola persona che non ti ha mai deluso e di cui ti sei sempre fidata. Adesso quindi devi tirare per forza le somme, come se potesse servirti a qualcosa, come se elencare tutte le cose andate ti aiuti a farti questa famosa ragione che tutti dicono. Perchè alla fine qual'è sta ragione che una persona deve farsi a perdere una persona che era stata sempre in perfetta salute prima dell'inferno del linfoma? Che ragione devi farti della gente che prende quello che gli serve e se ne va? Che ragione devi farti di persone che mostrano di essere in un modo e invece sono tutto l'inverso? Che ragione devi farti di chi si dimentica di te quando tu non ti dimentichi mai di nessuno, come se alla fine vincessi un premio o ci guadagnassi qualcosa a fare così, a essere così. Non ci sono ragioni che tengono per certe cose, e questo perchè neppure esistono. E spesso la vuoi trovare una ragione, e come se la vuoi trovare, magari se la trovi riesci ad alleggerirti, pensi. Che poi è ironico pensare di alleggerirti quando l'unica sensazione che senti dentro è il vuoto. In fondo hai sempre voluto avere i problemucci che avevano gli altri, quella legerezza che rasenta la superficialità, avresti voluto sapere poco, capire ancora meno, avresti voluto essere come gli altri, non la tipa giudiziosa e responsabile già a nove anni scarsi. E ora che puoi scegliere di essere come gli altri, di svuotarti, che fai? Scegli di non farlo, perchè non vuoi essere altro da te, perchè essere te, ti mantiene delle certezze che ti potranno strappare solo quando morirai. La certezza di non poter fare affidamento su nessuno in modo incondizionato, quella di non dover permettere a nessuno di avvicinarti oltre quel limite ben definito da te fissato che ti mantiene al sicuro, la certezza che la tua rabbia non è infondata, la certezza che se un giorno strappi tutti i tuoi libri e gli dai fuoco solo tu capirai perchè lo stai facendo. Risali, da quest' abisso di finzioni, di messaggi forzati, di conversazioni con cui si consuma solo la tastiera del computer o del cellulare. Risali, perchè non hai altra scelta.



Giorni e mesi corrono veloci
la strada è oscura e incerta
e temo di offuscarmi
non prestare orecchio alle menzogne
non farti soffocare dai maligni
non ti nutrire di invidie e gelosie
In silenzio soffro i danni del tempo
le aquile non volano a stormi
vivo è il rimpianto della via smarrita
nell'incerto cammino del ritorno

Seguo la guida degli antichi saggi
mi affido al cuore ed attraverso il male
a chi confessi i tuoi segreti?
ferito al mattino a sera offeso
salta su un cavallo alato
prima che l'incostanza offuschi lo splendore



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