domenica 21 dicembre 2014

Prima della pioggia


E chissà dov'eri quando pioveva senza sosta
e senza ombrello guardavi immobile la chiesa di Santa Maria Novella
l'avresti dovuta vedere che era come una fotografia sfocata
con l'acqua che le sbatteva addosso
e il campanile come d'un altro tempo già a toccare il cielo, il sereno
insomma ti avrei voluta vedere mentre la guardavi
come in un domino spazio-temporale sotto il temporale.
Potevo essere un gatto e giocare con la mia coda
senza sapere che fosse mia
e camminavo invece per Firenze e avevo la vaga
la vana intuizione di vederti in quasi tutte le pozze che si formavano
come dei vuoti come degli errori proprio davanti ai miei passi.
Camminavo e mi bagnavo e sotto l'acqua ti pensavo e sotto l'acqua ti volevo
almeno ti avessi avuta vicino che ti potevo dire:
Guarda puoi chiudere gli occhi e non vedrai mai più nero
al massimo il marrone, il grigio scuro, il verde bottiglia
te lo dirò quel giorno che davvero ti dirò tutto 
prima della pioggia, prima della rivoluzione.




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