Oggi vedo che sono come loro, come tutte e tre, sono come voleva mia madre, quella che deve vincere, che lotta per il futuro, sono come voleva mia zia, quella che deve sapere il perchè, quella che deve scavare in fondo, sono come mi voleva mia nonna, alla ricerca di un pensiero felice. E sono anche come loro non volevano che fossi, incapace di sorridere quando mi arriva un pugno in faccia, incapace di tirare fuori le lacrime, incapace di provare sentimenti senza vergognarmi di essere una persona debole, incapace di ammettere che una persona mi manca, incapace di farglielo sapere, incapace di farglielo capire. Un puzzle vivente di cinquecento pezzi, a cui mancano gli altri cinquecento per arrivare alla completezza, gli altri cinquecento pezzi che non vogliono far parte di nessun puzzle. Così vince l'orgoglio e mi do alla fuga, la cosa che mi riesce meglio, andare via, senza far rumore, senza dire nulla, lasciando che le cose passino anche se non passano mai, anche se restano qua vicino a me ad accarezzarmi la mano mentre scrivo, a sfiorarmi la mente mentre cerco di scacciarlo via inutilmente, mentre continua a mancarmi, senza che io abbia il coraggio e la forza necessaria ad ammetterlo, senza che io riesca ad ammettere che non potrei sopportare il vederlo accanto ad un'altra persona e avendo la consapevolezza che non saprei neppure fermarlo. La consapevolezza della mia incapacità. E non so cosa mi fa più male oggi, sapere che è Lui il resto del puzzle o sapere che non ne vuole fare parte.
“So bene quanto sia difficile per lui rinunciare alle sue difese, quando ha avuto molti giorni a disposizione per rafforzarle senza la mia presenza. Ma comincio a pensare che lo stesso valga per me.”
Chiara Gamberale- La zona cieca
Che paura che hai,
che paura che ho di te.
Tutto quello che fai
e che continui a difendere.
Sei vicino e distante,
non ti fidi di niente,
neanche di me.
Non funzionerà mai
se non funziona così com'è
e non migliorerai
se ti ostini ad attendere
come acqua stagnante
non c'è nessuna corrente
dentro di te
(e non ti puoi nascondere)
E complimenti mi hai convinto che l'amore non basta
e così non mi resta
che lasciarti stare
senza nessuno che ti giudica nessuno, intendo, che ti sgrida e si preoccupa.
Sarà senz'altro
tutto molto più leggero,
ma sei sicuro che sia meglio
per davvero?
Volevo esserti di peso,
perché dipendo da te.
E' che l'amore non basta
e tutto quello che resta di te
senza nessuno che mi giudica nessuno, intendo, che mi sgrida e si preoccupa.
sarà senz'altro
tutto molto più leggero
però non credo che sia meglio davvero.
Volevo esserti di peso.
Volevo esserti di peso.
che paura che ho di te.
Tutto quello che fai
e che continui a difendere.
Sei vicino e distante,
non ti fidi di niente,
neanche di me.
Non funzionerà mai
se non funziona così com'è
e non migliorerai
se ti ostini ad attendere
come acqua stagnante
non c'è nessuna corrente
dentro di te
(e non ti puoi nascondere)
E complimenti mi hai convinto che l'amore non basta
e così non mi resta
che lasciarti stare
senza nessuno che ti giudica nessuno, intendo, che ti sgrida e si preoccupa.
Sarà senz'altro
tutto molto più leggero,
ma sei sicuro che sia meglio
per davvero?
Volevo esserti di peso,
perché dipendo da te.
E' che l'amore non basta
e tutto quello che resta di te
senza nessuno che mi giudica nessuno, intendo, che mi sgrida e si preoccupa.
sarà senz'altro
tutto molto più leggero
però non credo che sia meglio davvero.
Volevo esserti di peso.
Volevo esserti di peso.
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