Vladimir Kush
Poi arriva un giorno in cui i ruoli s'invertono: non rincorri più e non scappi, stai ferma ma non ti lasci sfiorare. Persone che ti hanno osservato per anni ti avvicinano quasi elemosinando la tua attenzione, ma lo sapete entrambi bene che non c'è compassione, nessuna pietà. Si sa chi coltiva distanze non può neppure sperare che fioriscano o attecchiscano vicinanze. E' come quando un bel giorno fai le prove allergiche degli alimenti e ti dicono che il tuo cibo preferito ti causa eritemi e allergie. Tu registri mentalmente l'informazione e sai che è giusto stargli alla larga. E a stare lontano ci riesci, in fondo è una delle cose che sai fare meglio: imporre distanze, piantare paletti e alzare muri. Ad un certo punto ti fermi e dici tra te e te che alla fine per quanto stai lontana sarà sempre il tuo preferito, tu lo sai e la cosa più grave è che lo sa pure lui.
Nessun commento:
Posta un commento