Jake Baddeley |
"Vivere, dicevamo una sera in hotel, è così come mangiare una mela".
I Baustelle che lottano con Tiziano Ferro e il sabato mattina pre-pranzo.
Leggo teorie commerciali e mi distraggo. Penso all'economia, o meglio alla microeconomia delle azioni e omissioni quotidiane. In ogni nostra ultima parola, azione o omissione c'è un'utilità marginale, un beneficio ricavabile appunto dall'ultima unità prodotta o non prodotta (per il caso di omissione). Il beneficio può ricadere sia sul produttore (agente) che sul consumatore (ricevente). Ma l'uomo è incontenibile, insaziabile e quindi vuole sempre dire, fare e non fare di più, fino a quando l'utilità marginale arriva dritta al suo funerale.
Quindi si applica la legge dei rendimenti decrescenti, per cui per ogni unità aggiuntiva si avrà via via un rendimento sempre minore. E le cose stanno un pò così: puoi mangiare hamburger per tutta la vita e continuare sempre ad ingozzarti, ma arriverai al punto di saturazione, e sarà proprio allora che la teoria della non sazietà andrà a farsi benedire.
E' incomprensibile ma un senso ci sarà.
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