Dente
Gilbert Garcin- La Persvrence
Le undici del mattino e i tentativi forzati di concentrazione sui libri per qualificare nel modo migliore il concetto di reato tra teorie naturalistiche, finalistiche e di causalità più o meno adeguata. Definizione è un concetto che mi ossessiona, devo sempre definire e dare un nome alle cose, è un processo mentale necessario, per quanto spesso fallace e fuorviante. La giurisprudenza m'insegna che il nomen iuris ha una valenza relativa perchè ciò che rileva in termini assoluti è il fatto in sè così come si presenta nella realtà fenomenica. Quando il fatto non è palesemente chiaro e s'incorre in errore si deve necessariamente indagare e fare chiarezza. Prendi il fatto e lo scomponi in tutte le sue componenti e sfaccettature, valuti la prevedibilità o meno dell'evento, ed è in quel momento che ti rendi conto che l'esito era scontato quasi quanto quello di una pallottola esplosa contro il tuo più acerrimo nemico. Ma a volte non ci sono neppure fatti su cui ricamare su e per quanto il fare ti sembra necessario trovi che l'idea migliore è la non azione e tutto si risolve in una qualficabilissima omissione, a cui non consegue mai nessuna reazione. Ma era prevedibile anche questo.
E' un' incantevole idea quella di stare a guardare senza agire.
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